Quello dell’accessibilità dei siti web è un argomento ancora poco conosciuto e trattato in Italia, nonostante circa il 20% degli utenti che navigano su internet non riesca a fruire correttamente siti web con accessibilità non ottimizzata. Abbiamo deciso di approfondire con questo tema con Dajana Gioffrè, esperta di accessibilità e di abbattimento di barriere architettoniche e digitali.
Dajana Gioffrè è psicologa, educatrice cinofila ed esperta di accessibilità. È vice presidente di A.P.R.I., Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti, e Inclusion Manager per Accessiway, tecnologia dedicata ad aumentare l’accessibilità dei siti web tramite intelligenza artificiale e che fornisce consulenze per abbattere al 100% l'inaccessibilità dei siti web.
NAMA
Ciao Dajana, grazie per aver accettato di fare una chiacchierata con noi! Comincerei chiedendoti di aiutarci a definire la parola “accessibilità”. Molto spesso pensiamo all’accessibilità dei luoghi pubblici e alle barriere architettoniche che ne limitano l’accesso. Esistono però anche barriere sociali o digitali. Ci puoi aiutare ad approfondire questo concetto?
DAJANA
Ciao a voi e grazie mille per questo spazio! Per parlare di accessibilità e quindi definirla parto proprio dalla vostra domanda ed al concetto di barriere: le barriere sono quegli ostacoli strutturali, digitali o sociali che impediscono ad una persona di raggiungere i propri obiettivi o di svolgere una attività in autonomia. Alle volte le barriere sono così grandi da impedire ad una persona di compiere un’azione, ad esempio, se un ascensore è troppo piccolo ed una persona con disabilità motoria non riesce ad entrare con la sua carrozzina, questa non riuscirà ad accedere all’edificio a causa di una barriera architettonica. La stessa cosa avviene se una persona non vedente deve prenotare una visita medica ed il sito su cui deve fare la prenotazione non risponde ai requisiti di accessibilità e di conseguenza non riuscirà a prenotare utilizzando la sua sintesi vocale. L’accessibilità e quell’approccio che interviene per abbattere queste barriere e, di conseguenza, mette in atto attraverso regole e standard da applicare, azioni che vadano a risolvere il problema.
NAMA
Lavori molto sulla sensibilizzazione all’accessibilità e inclusione. Quali sono gli aspetti su cui ti trovi a insistere più spesso, che solitamente non vengono notati? Come si può, in termini pratici, acquisire più risorse e informazioni su questo tema?
DAJANA
La disabilità è un tema complesso perché riguarda le persone e di conseguenza non è facile scegliere esattamente temi da approfondire che vadano bene per tutti e tutte. Solitamente scelgo un tema a seconda del contesto e delle persone con cui mi trovo a parlare. Quello che mi sta senza dubbio più a cuore, però, è quello delle discriminazioni e dell’abilismo: le persone con disabilità vengono costantemente discriminate e sminuite in maniera gentile e subdola, convincendosi di essere sbagliate e di essere persone di serie B. Quel che cerco di trasmettere è che le persone con disabilità interagiscono semplicemente in maniera diversa con il mondo e che ciò non dovrebbe discriminare o fare paura, ma incuriosire ed affascinare perché è uno dei mille e tanti modi di scoprire e interpretare il mondo. Per informarsi sulla disabilità, invece, esistono molte testate giornalistiche che raccolgono gli articoli che parlano di questo tema oppure, per fortuna, sui social stanno emergendo molti influencer con disabilità che raccontano la quotidianità delle persone con disabilità.
NAMA
In un mondo che vive sempre di più su internet l’accessibilità dei siti web è un argomento sempre più caldo, ma purtroppo ancora molto misterioso e ricco di punti di domanda. Aiutiamo a fare un po’ di chiarezza: quali sono i principali ostacoli all’accessibilità di un sito web, e quali gli errori più frequenti di chi costruisce o gestisce un sito?
DAJANA
Per anni l’accessibilità web ha riguardato esclusivamente le persone con problemi di vista poiché il veicolo principale attraverso cui le informazioni viaggiano nel web sono quelle attraverso smartphone e computer ed i loro schermi. Quindi l’accessibilità ha riguardato l’ingrandimento dei caratteri, il contrasto dei colori o la compatibilità con lo screen reader per le persone non vedenti. Oggi tuttavia si è consapevoli del fatto che tantissime volte le persone che vivono una determinata condizione non possono usufruire a pieno di un prodotto digitale: pensiamo al parlato nei video per le persone sorde o all’uso di un sito avendo una disabilità motoria. I siti web che seguono le regole del design for all o che consentono un alto livello di personalizzazione consentono di abbattere le barriere digitali, che fanno sì che tutti e tutte possano utilizzare il web al 100% delle loro possibilità.
Gli errori più frequenti riguardano normalmente una scelta sbagliata di combinazioni di colori (ad esempio una scritta bianca su sfondo grigio chiaro) oppure la richiesta all'utente di svolgere azioni in poco tempo, ad esempio per effettuare la registrazione ad un servizio. La velocità, purtroppo, non è una facoltà di tutti e tutte.
NAMA
Accessiway è uno strumento finalizzato al risolvere, tramite intelligenza artificiale, molti dei problemi di accessibilità che possono presentarsi all’interno di un sito web. Ci puoi spiegare come funziona, e qual è l’esperienza di un utente che decide di utilizzarlo per poter accedere a un sito web?
DAJANA
Il prodotto principale di Accessiway è un plugin che consente alla persona che approda sul sito di regolare autonomamente la propria esperienza di navigazione. Ha modo, infatti, di scegliere tra sei diversi profili (combinabili tra loro fino a 51 combinazioni), ad esempio il profilo per chi ha un disturbo dell’attenzione, chi ha problemi visivi, chi soffre di epilessia e così via. Il plugin agirà con l’interfaccia del sito e ne migliorerà notevolmente l’accessibilità. Il plugin funziona ad intelligenza artificiale, questa tuttavia non sempre riesce a risolvere al 100% l’accessibilità di un sito web, per questo Accessiway offre anche consulenze di rimediazione del sito web attraverso i suoi programmatori esperti di accessibilità.
NAMA
In un’intervista a Telecolor Cremona affermi che hai scelto di lottare per il diritto delle persone di vivere una vita piena a prescindere da ciò che il destino ha loro riservato. Oggi sei ospite di un evento sul tema dell’accessibilità dei media digitali e dell’entertainment. Cosa rende un sito web non solo accessibile, ma anche piacevole da fruire e entertaining per chi necessita un ausilio all’accessibilità dello stesso? Quali accorgimenti si possono mettere in pratica nel costruirlo?
DAJANA
In generale il tema dell’accessibilità richiede di mettersi nei panni delle persone che andranno ad usufruire del prodotto, immaginando che progettare in maniera accessibile significa arricchire ciò che stiamo facendo di opportunità ed apertura verso nuove possibilità. Detto ciò nel mondo dei prodotti di intrattenimento solitamente l’ostacolo riguarda le persone con disabilità sensoriale perché le persone sorde non sentono ciò che viene detto e le persone cieche non possono vedere e comprendere le scene prive di dialoghi. Ci sono delle linee guida internazionali per rendere comprensibile i propri prodotti di intrattenimento anche a chi ha una disabilità, seguendo quelle è possibile avvicinarsi moltissimo ad una piena fruibilità degli stessi.
NAMA
L’associazione A.P.R.I., di cui sei vicepresidente, mette in atto molte iniziative per tutelare, assistere e rappresentare le persone non vedenti ed ipovedenti. Come possiamo sostenerla? Avete qualche progetto in cantiere di cui ci vuoi raccontare?
L’Associazione A.P.R.I. è nata a Torino nel 1990 e ormai da parecchi anni si occupa di tutelare i diritti delle persone che non vedono, in particolare i giovani e i bambini. Ovviamente nel tempo si è evoluta allargando molto le opportunità che può offrire ai suoi soci. L’ultima grande novità riguarda la sua scuola cani guida che prepara i cuccioli di labrador a diventare dei perfetti accompagnatori per persone non vedenti. I siti web su cui potete individuare i contatti sono www.ipovedenti.it o www.amicicaniguida.it. Per supportarci potete offrire il vostro 5x1000 utilizzando, nel momento della dichiarazione dei redditi, il seguente codice fiscale: 92012200017